Palazzo De Antaldis
un elegante ambiente settecentesco, recentemente restaurato con innesti contemporanei nell’arredo e nella distribuzione delle luci. Durante la ristrutturazione sono emersi gli antichi intonaci, visibili per frammenti nelle pareti e nei soffitti a volta.
Delicati stucchi compaiono nelle sovrapporte e nelle paraste d’angolo, che nell’ingresso sono state interpretate da specchi che percorrono tutta la straordinaria altezza del locale. Questo spazio si presta a diventare anche sala da pranzo, grazie alla presenza di un ampio tavolo spagnolo del ‘600.
In questo vero pozzo di luce si affacciano dietro alle porte settecentesche dipinte e decorate a intagli dorati, come in una scena teatrale, una serie di stanze: una cucina, completamente attrezzata, due camere da letto matrimoniali, di cui una può essere utilizzata a letti singoli. Gli armadi progettati e arricchiti dalle porte del settecento, creano insieme al contemporaneo arredo un armonico contrasto con l’antichità dei mobili di varie epoche. Ogni camera è dotata di un proprio bagno, completo di tutto.
L’atrio dà accesso anche ad un’ampia sala, dedicata alla musica con un pianoforte a coda, un hi-fi stereo, uno schermo televisivo, librerie, che offrono alla lettura una enciclopedia, libri d’arte, libri di storia dell’arte e di musica. Sulle pareti di tutti gli ambienti sono distribuite opere originali d’arte e ceramiche. Nella Sala della Musica è collocata una copia rara del quadro l’Estasi di Santa Cecilia di Raffaello. Ogni stanza è dotata di tappeti, comode poltrone, sedute e divani di varie tipologie, questi ultimi soprattutto arredano i saloni.
Dalla Sala della Musica, si accede alla Sala degli Affreschi, salone di rappresentanza, decorato da un camino settecentesco, sovrastato da un’ampia specchiera e rivestito all’interno da piastrelle di ceramica d’epoca. Le pareti, ricoperte da raso azzurro, sono segnate dalle tracce lasciate dall’antica quadreria. A illuminare il salone un lampadario in vetro di Murano che crea un suggestivo gioco di luci. La sala è arredata con divani e mobilio in stile; le porte sono del ‘700 con rifiniture dorate e, come in tutto l’appartamento, inserite in cornici di marmo.
Tutti i pavimenti originali in cotto sono stati progettati appositamente per questi spazi. Le finestre si aprono su giardini che introducono alla vastità di un panorama che evoca la poesia L’infinito di Leopardi.
Camera Guidobaldo
l ritratto di GUIDOBALDO II DELLA ROVERE, quinto duca di Urbino, dà il nome alla camera matrimoniale, dotata di un letto a baldacchino interpretato in chiave moderna, rievocando l’alcova del duca Federico, conservata nel Palazzo Ducale.
Recenti restauri hanno messo in luce l’antica quadratura della parete e la delicatezza dei colori di vecchi intonaci, esaltati dalle luci di lampade di design contemporaneo.
Un armadio realizzato con una porta del ‘700, decorata e con rifiniture dorate, collocato nel vano di un antico passaggio, fronteggia un angolo arredato con mobili di Vitra. La finestra si affaccia sul giardino pensile, visitabile e sul paesaggio collinare.
Al bagno si accede direttamente dalla camera ed è caratterizzato da un busto liberty e da un arredo moderno, avvolti in una pittura sfumata.
La stanza può usufruire di una cucina attrezzata, che si affaccia sull’ampio atrio di straordinaria altezza e luminosità, utilizzabile anche come sala da pranzo.
Camera Gradiva
na giovane fanciulla, riprodotta in calco, introduce alla stanza: è La GRADIVA, il cui nome è stato attribuito da Wilhelm Jensen, che nella novella omonima evoca il bassorilievo neoattico conservato nei Musei Vaticani.
Nell’arredo fra neoclassico e contemporaneo, un letto matrimoniale, trasformabile in due letti singoli, è a disposizione dell’ospite. Un piccolo angolo arredato con mobili di Vitra offre un’apertura sul giardino pensile, visitabile e sul paesaggio collinare.
Lampade di antica fattura e di design contemporaneo con giochi intensi di luce sottolineano le linee dinamiche della stanza. La camera esposta ad est raccoglie i primi raggi del sole che si riflettono sui dettagli di antiche decorazioni della volta.
Collegato da un breve passaggio si apre un’ampia sala da bagno, impreziosita da una console dipinta del ‘700, base del lavabo, da sculture e ceramiche e da un rivestimento floreale a rilievo, avvolte in una pittura sfumata.
La stanza può usufruire di una cucina attrezzata, che si affaccia sull’ampio atrio di straordinaria altezza e luminosità, utilizzabile anche come sala da pranzo.