La prima è quella del progetto, è Fedora, dono di Federico. La “città in forma di palazzo”, che racconta Baldassar Castiglione nel suo Libro del Cortegiano è rappresentata non solo dal Palazzo Ducale ma anche dalla tavola della Città ideale.
L’incantevole scenario di Urbino rinascimentale
La seconda anima è quella degli Albani con papa Clemente XI. È la città intesa come unità urbanistica, che parla di chi la governa utilizzando solo segnali (obelischi, cippi, colonne, are) collocati nei punti nodali di passaggio.
La terza anima è quella contemporanea dei Collegi, realizzata sul progetto di Giancarlo De Carlo, dove città e paesaggio, architettura e natura dialogano fra loro in modo continuo.
IL PALAZZO DE ANTALDIS nella seconda metà del ‘400 è di proprietà di FEDERICO DA MONTEFELTRO, che lo assegna al figlio Antonio. È collocato su uno dei due colli della città, nel cuore dell’Urbino romana, le cui tracce ancora compaiono negli scantinati. Si trova di fronte a Palazzo Bonaventura prima abitazione del duca Federico, ora sede centrale dell’Università e si affaccia su Piazza Rinascimento, a fianco del Palazzo Ducale. Nel ‘500 il Palazzo appartiene alla FAMIGLIA VIRGILI, di cui POLIDORO, arcidiacono di Wels e amico di Tommaso Moro e di Erasmo, scrisse la prima storia della nazione inglese.
Nel ‘600 il Palazzo passa di proprietà alla FAMIGLIA ANTALDI, grazie all’intervento del DUCA GUIDOBALDO II DELLA ROVERE.
Sul portale d’ingresso compare lo stemma e l’epigrafe: “MAURI EIUSQUE FRATRUM DE ANTALDIS”.
Nell’800, fu ospite Massimo D’Azeglio, propugnatore dell’Unità d’Italia.
In questa casa abitò LUIGI della FAMIGLIA VECCHIOTTI, nuova proprietaria del Palazzo. Fu Maestro di cappella e compositore, ricordato anche per le parole di GIOACHINO ROSSINI, che disse: “IO SONO IL ROSSINI DEL TEATRO, VOI IL ROSSINI DELLA CHIESA”.
La Città Ideale
conservato nella Galleria Nazionale delle Marche (Urbino)
La Muta
di Raffaello Sanzio conservato nella Galleria Nazionale delle Marche (Urbino)
È un elegante ambiente settecentesco, recentemente restaurato con innesti contemporanei nell’arredo e nella distribuzione delle luci. Durante la ristrutturazione sono emersi gli antichi intonaci, visibili per frammenti nelle pareti e nei soffitti a volta.
Delicati stucchi compaiono nelle sovrapporte e nelle paraste d’angolo, che nell’ingresso sono state interpretate da specchi che percorrono tutta la straordinaria altezza del locale …
Una cucina, completamente attrezzata, due camere da letto matrimoniali, di cui una può essere utilizzata a letti singoli. Ogni camera è dotata di un proprio bagno, completo di tutto.
L’atrio dà accesso anche ad un’ampia sala, dedicata alla musica con un pianoforte a coda, un hi-fi stereo, uno schermo televisivo, librerie, che offrono alla lettura una enciclopedia, preziosi libri d’arte, libri di storia dell’arte e di musica.
Il ritratto di GUIDOBALDO II DELLA ROVERE, quinto duca di Urbino, dà il nome alla camera matrimoniale, dotata di un letto a baldacchino interpretato in chiave moderna, rievocando l’alcova del duca Federico, conservata nel Palazzo Ducale.
Recenti restauri hanno messo in luce l’antica quadratura della parete e la delicatezza dei colori di vecchi intonaci, esaltati dalle luci di lampade di design contemporaneo.
Le finestre si aprono su giardini che introducono alla vastità di un panorama tipicamente marchigiano, che evoca la poesia L’infinito di Leopardi.
Nella parte destra del giardino pensile c’è una terrazza di recente costruzione, che consente di spaziare sul paesaggio: dal mare Adriatico alla chiesa di San Bernardino, Mausoleo dei Duchi.
Una giovane fanciulla, riprodotta in calco, introduce alla stanza: è La GRADIVA, il cui nome è stato attribuito da Wilhelm Jensen, che nella novella omonima evoca il bassorilievo neoattico conservato nei Musei Vaticani.
Nell’arredo fra neoclassico e contemporaneo, un letto matrimoniale, trasformabile in due letti singoli, è a disposizione dell’ospite. Un piccolo angolo arredato con mobili di Vitra offre un’apertura sul giardino pensile, visitabile e sul paesaggio collinare.
Lampade di antica fattura e di design contemporaneo con giochi intensi di luce sottolineano le linee dinamiche della stanza. La camera esposta ad est raccoglie i primi raggi del sole che si riflettono sui dettagli di antiche decorazioni della volta.
Nel giardino pensile si possono parcheggiare, per breve tempo, alcune biciclette.
Urbino è la città dei giardini pensili, fra gli altri c’è quello che, pur avendo l’ingresso su via Santa Chiara, appartiene al Palazzo De Antaldis. Dopo il giardino pensile del Palazzo Ducale, è il più grande di Urbino nel centro storico. Alberi di alto fusto ne fanno un vero polmone al centro della città.. Nella parte destra c’è una terrazza di recente costruzione, che consente di spaziare sul paesaggio: dal mare Adriatico alla chiesa di San Bernardino, Mausoleo dei Duchi.
Il giardino confina con l’ex convento di San Girolamo, oggi sede del polo umanistico della biblioteca dell’Università. All’ingresso una pergola di pseudo gelsomino, segue un’aiuola di agapanti e un piccolo roseto, piante odorose, un piccolo bambuseto, un’aiuola di acanto e, al termine, una serie di piante rampicanti. La presenza di un antico pozzo di acqua di vena, assicura l’irrigazione anche nei mesi estivi più caldi.
Ho attraversato l’Università sia come studente che come docente allo scopo di chiudere il cerchio sull’interpretazione dell’opera d’arte.
Mi sbagliavo, e solo ora ho capito che il mio interesse prevalente è quello di trovare le vie migliori per comunicare i segreti racchiusi nelle forme.
Ora collaboro con uno studio di progettazione per mostre, musei e interni.
Mettere in scena, lavorare sul concetto di montaggio sono le mie occupazioni di ogni giorno e talvolta anche delle mie notti.
Mi piace
lungo l’inverno osservare la struttura delle latifoglie
le torte pastose
il fuoco del camino
Angel di Thierry Mugler
le piante grasse
il rumore del mare
Non mi piace
l’ora perduta
la periferia
il passato
Sensazioni, profumi, sapori, ricordi … la magia di Urbino. L’animo si espande sui tetti di coppi e camini, divertito dal bisticciare di corvi e piccioni, sul morbido paesaggio collinare fino alle alture dei monti lucenti.
Mi nascondo in isole di nebbia e mi confondo tra i silenti fiocchi al fuoco scoppiettante. Per le stradine imbrecciate della campagna, inebriata, intono canti e gli occhi rincorrono lembi di terra, sfiorando la riva del mare, tepore, brezza, solitario silenzio, ipnotizzata da un mutante scenario fluttuante di colori. Attendo un tramonto, stati d’animo.
Torno alla frenetica quotidianità, che amo: rumori, voci, volti sconosciuti, le persone a me care, gli amici, i miei progetti musicali e culturali, momenti conviviali, il gioco delle carte, uno spettacolo di prosa o contemporaneo, un concerto di musica classica o leggera, un musical, un’Opera, viaggi, mostre d’arte, i miei film preferiti o una serata al cinema, un libro o poesie, scrivere racconti o pensieri, disegnare, ascoltare la musica.
La Musica: la mia passione. Un’attitudine quasi inconscia, già all’età di due anni, quando il mio piede sicuro e musicale seguiva il ritmo cadenzato di una goccia, che cadeva nella vasca da bagno. Quella goccia ero io. Da un gioco divertente una vera necessità vitale e, infine, un percorso professionale.
Un Destino scritto, una visita veterinaria per il mio cane Zeus, un batuffolo bianco e nero, occhi cerulei, umano nei suoi modi e sguardi, che mi portò al Conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro: ultimo giorno d’iscrizione. Un sogno diventato realtà: bellissime esperienze umane e lavorative, concerti, spettacoli, insegnamenti di musica. E ora sono qui, seduta al mio pianoforte a coda, tra spartiti di Musica da camera, in un dialogo incessante con i miei personaggi, nel delirio emotivo, evocato e vissuto in ogni suono e parola poetica, in un’interpretazione catartica da donare all’ascoltatore.
La Sala della Musica e la Sala degli Affreschi possono essere prenotate per eventi culturali e non solo, con la possibilità di pernottare, su richiesta, la Camera Guidobaldo e/o la Camera Gradiva o di richiedere l’intero appartamento Boutique Apartment in Palazzo De Antaldis.
Le due sale possono ospitare:
È disponibile su richiesta un servizio di catering a coronamento degli eventi.
Consulta le piantine dell’appartamento per verificare la possibilità di utilizzo degli ambienti compresi in ogni opzione di prenotazione.
La prenotazione delle Camere Guidobaldo e Gradiva consentono l’utilizzo della camera e del relativo bagno, della Sala da Pranzo, della Cucina, della Sala della Musica e del Giardino Pensile. Prenota la Camera Guidobaldo – Prenota la Camera Gradiva
La prenotazione di Boutique Apartment consente l’utilizzo delle due Camere Guidobaldo e Gradiva con relativi bagni, della Sala da Pranzo, della Cucina, Sala della Musica e del Giardino Pensile. Prenota Boutique Apartment
La prenotazione in modalità Location Event consente l’utilizzo dell’Ingresso/Sala da Pranzo, della Cucina, della Sala della Musica, della Sala degli Affreschi, di un bagno e del Giardino Pensile. Contattaci per info e prenotazioni.
La prenotazione in modalità Top Location Event consente l’utilizzo dell’Ingresso/Sala da Pranzo, della Cucina, della Sala della Musica, della Sala degli Affreschi e delle due Camere Guidobaldo e Gradiva con relativi bagni per il pernottamento, del Giardino Pensile. Contattaci per info e prenotazioni.
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Il parcheggio più vicino è in Borgo Mercatale con ascensore fino alla base dei torricini del Palazzo Ducale. Da lì siamo a circa 150 metri.
Il parcheggio è ampio e custodito. Servizio a pagamento per auto, moto, camper. Possibilità di parcheggiare il veicolo ad una tariffa agevolata per pochi giorni, con la libertà di accedervi per più volte nell’arco della giornata.
Le tariffe sono:
Giornaliero: € 10,00
Dal 2° Giorno Fino al 7°: € 5,00
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Tel: 0722/2631
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